VALERIO, Luca (1552-1618). De centro gravitatis solidorum libri tres. Roma, Bartolomeo Bonfadino, 1604.
PRIMA EDIZIONE. Dallo studio delle opere di Archimede e del suo commentatore cinquecentesco Federico Commandino, Luca Valerio si accorse che questi due autori avevano trascurato di calcolare il centro di gravità di molti solidi. Egli applicò quindi i metodi di Archimede alla determinazione dei volumi e dei centri di gravità di tutti i conoidi e gli sferoidi, così come dei loro segmenti tagliati alla base da parallele.
Galileo, che negli stessi anni si stava anch’egli occupando di ricerche baricentriche, quando ebbe notizia dei lavori del Valerio, decise di lasciare inedito quanto aveva fino allora scritto; avrebbe alfine pubblicato le sue scoperte solamente molti anni più tardi nei Discorsi sopra due nuove scienze (1638), dove il grande scienziato pisano celebrò il Valerio, definendolo un «novello Archimede».
De centro gravitatis solidorum ebbe grande influenza su B. Cavalieri, E. Torricelli e J.C. de la Faille.
Nato a Napoli da padre ferrarese, Luca Valerio (o Valeri) fu educato presso il Collegio Romano, dove ebbe come maestro il matematico Cristoforo Clavio. Egli visse per tutta la vita a Roma, prima insegnando retorica presso il Collegio Greco, quindi, dal 1600 fino alla morte, matematica alla Sapienza. Tra i suoi allievi vi furono il futuro papa Clemente VIII e la poetessa Margherita Sarrocchi, con la quale ebbe probabilmente una relazione. Egli lavorò anche come correttore di greco presso la Biblioteca Vaticana e dal 1612 fu eletto membro dei Lincei, venendo espulso quattro anni più tardi per ragioni sconosciute. Morì a Roma nel gennaio del 1618.
Valerio conobbe Galileo a Pisa nel 1590. I due rimasero in contatto epistolare per molti anni. Oltre alla presente, egli produsse solo altre due opere: Subtilium indagationum seu quadratura circuli, et aliorum curvilineorum (Roma, 1582) e Quadratura parabolae per simplex falsum (Roma, 1606). Quest’ultima venne ristampata a Bologna nel 1661 insieme ai tre libri del De centro gravitatis solidorum.
Descrizione fisica. Un volume in 4to di pp. (8), 80, 92, 94, 2 bianche. Con varie illustrazioni nel testo.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010