Italian Classics
Un'indagine pioneristica sui gruppi umani e le loro credenze sociali in relazione alla distribuizone delle ricchezze - 1757

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

Un'indagine pioneristica sui gruppi umani e le loro credenze sociali in relazione alla distribuizone delle ricchezze - 1757

[ORTES, Giammaria (1713-1790)]. Calcolo sopra il valore dell’opinioni, e sopra i piaceri, e i dolori della vita umana. Venezia, Giovanni Battista Pasquali, 1757.

 

PRIMA EDIZIONE di questo geniale saggio di sociologia ed economia politica, con il quale l’autore volle fornire una base razionale allo studio di scienze umane come la sociologia, la psicologia e l’economia, tentando di calcolare in termini matematici elementi e variabili sociali quali la ricchezza, la povertà, i vizi, le virtù, le opinioni e le motivazioni della gente.

Partendo dalla valutazione del singolo individuo, nel quale il dolore è maggiormente connaturato del piacere, egli passa ad analizzare la struttura sociale ed il problema della distribuzione delle ricchezze, costatando che nelle società ampie e complesse non sono più la forza ed il timore a costituire un valido criterio di differenziazione. A suo avviso è l’ “opinione”, ossia l’insieme delle ideologie e delle credenze religiose e politiche, ciò che realmente determina i bisogni e i desideri di una popolazione e quindi, di conseguenza, ciò che governa la formazione e la distribuzione delle ricchezze. L’autore si spinge sino al punto di valutare matematicamente il peso economico di ciascun gruppo sociale, sulla base della precisa “opinione”, ad esso riconducibile, che ne regolamenta la condotta.

Ortes, separando i dati economici facilmente quantificabili, come le risorse disponibili, il mercato, i cambi, ecc., dal sistema di “opinioni” che governano i gruppi di persone, anticipò per certi versi la divisione di Karl Marx tra “struttura” e “sovrastruttura”.

L’opera è in realtà composta di due saggi. Il Calcolo de’ piaceri e de’ dolori fu scritto dall’autore nel 1754 ed inviato in esame agli amici dell’Accademia delle Scienze di Bologna, di cui egli stesso era membro. Il Calcolo sopra il valore delle opinioni umane fu invece redatto a Vienna nel 1756. Di ritorno a Venezia nel 1757 egli affidò la stampa delle due opere al Pasquali. Nonostante il regolare imprimatur, alcune proposizioni in esse contenute furono giudicate meritevoli di condanna e il manoscritto fu confiscato presso l’editore. L’opera ebbe così una diffusione molto limitata.

Giovanni Maria Ortes, originario di Venezia, entrò molto giovane nel monastero dei camaldolesi di Murano. Nel 1734 si trasferì a Pisa, dove fu allievo del matematico Guido Grandi, uno dei primi a diffondere la fisica newtoniana in Italia. Più tardi egli scrisse una biografia del suo maestro (Venezia, 1744), che è anche un testo programmatico, nel quale sostiene di voler applicare alle scienze umane lo stesso rigore introdotto per la prima volta da Galileo nelle scienze fisiche.

Per poter praticare indisturbato la sua spregiudicata speculazione, Ortes decise di abbandonare l’abito. Tra il 1743 e il 1744 visse a Bologna, entrando in contatto con l’ambiente di dotti che ruotava intorno a Francesco Maria Zanotti ed Eustachio Manfredi. Rientrato a Venezia, divenne lettore di filosofia presso il monastero di S. Giovanni alla Giudecca. In corrispondenza con Francesco Algarotti, che lo teneva al corrente delle novità culturali d’oltralpe, egli compì vari viaggi, che lo portarono a visitare Vienna e Berlino. Morì a Venezia nel 1790.

Egli s’interessò prevalentemente di problemi economici, criticando le dottrine mercantiliste a favore del libero scambio e anticipando alcune teorie demografiche di T.R. Malthus. Tra i suoi scritti ricordiamo in particolare gli Errori popolari intorno all’economia nazionale (1771), il vasto saggio Dell’economia nazionale (Venezia, 1774), probabilmente il suo capolavoro, e la Riflessione sulla popolazione delle nazioni per rapporto all’economia nazionale (Firenze, 1790). Le sue Opere di economia, religione e politica furono raccolte in sette volumi dall’editore milanese Destefanis (1804) all’interno della collezione Scrittori italiani di economia politica.

Ortes fu anche un amante della musica, di cui si occupò sia da dilettante, che da teorico e storico. Autore di cinque drammi per musica e di due trattati sul teatro musicale, nel 1771 ospitò a Venezia Leopold Mozart con il figlio, in quanto amici raccomandatigli da Johann Adolf Hasse, con cui era in costante rapporto epistolare. Il loro carteggio, pubblicato in tempi recenti, fornisce una visione panoramica della vita musicale dell’epoca.

 

Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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