Italian Classics
La riforma del diritto pubblico univerale - 1805

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

La riforma del diritto pubblico univerale - 1805

ROMAGNOSI, Gian Domenico (1761-1835). Introduzione allo studio del diritto pubblico universale. Parma, Stamperia Imperiale, 1805.

 

PRIMA EDIZIONE. L’opera raccoglie le dottrine, volte al rinnovamento del pensiero giuridico e alla fondazione di una nuova scienza del diritto pubblico, che Romagnosi professò nel corso del suo insegnamento a Parma.

Preceduto da un’introduzione sulla natura del diritto pubblico, il trattato si divide in due parti. La prima studia gli effetti dei diversi ordinamenti sociali sulla libertà umana e indaga la formazione della società e le leggi naturali che presiedono al fenomeno dell’associazione umana, sulla base delle quali si erge il diritto pubblico universale. La seconda parte descrive invece le finalità dell’ordine sociale, individuate soprattutto nella conservazione (sussistenza, proprietà, agricoltura, vita economica, riproduzione ed incolumità) e nel perfezionamento del genere umano.

Nato a Salsomaggiore nel 1761, Gian Domenico Romagnosi studiò presso il prestigioso collegio Alberoni di Piacenza. Conseguita la laurea in legge a Parma nel 1786, s’iscrisse al collegio notarile di Piacenza. Nel 1791 pubblicò la sua prima opera, Genesi del diritto penale, e ottenne la nomina a pretore di Trento. Nel 1796, con l’arrivo dei Francesi, egli presentò al senato trentino un programma di riforme, che dopo il ritorno degli Austriaci nel 1799 gli causò l’arresto e un processo per tradimento, dal quale venne assolto.

Nel 1802, anno in cui fu chiamato ad insegnare diritto pubblico a Parma, Romagnosi compì presso l’Accademia Roveretana degli Agiati il celebre esperimento di fisica che anticipò di diciotto anni la scoperta dell’elettro-magnetismo da parte del fisico danese H.C. Oersted.

Nell’ottobre del 1806 fu chiamato a Milano per attendere alla stesura del nuovo codice penale e di procedura penale. Tre anni dopo passò alla cattedra di legislazione presso le R.R. Scuole speciali di Milano. Dopo il definitivo ritorno degli Austriaci, Romagnosi, che era iscritto alla massoneria, prese parte ai movimenti di cospirazione.

In seguito alla pubblicazione di Della costituzione di una monarchia nazionale rappresentativa (1815), fu allontanato dall’insegnamento. Collaborò al “Conciliatore” e fu processato per i moti del 1821. Negli ultimi anni subì notevoli limitazioni nella sua attività per i continui controlli della polizia, ma continuò a produrre molte opere. Morì a Milano nel 1835. La sua eredità fu colta soprattutto dall’allievo Carlo Cattaneo.

 

Descrizione fisica. Due volumi in 8vo di pp. (4), XXII, (2), 433, (1) + pp. 499, (1).

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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