Italian Classics
Il 'manifesto di Ventotene' - 1944

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

Il 'manifesto di Ventotene' - 1944

[SPINELLI, Altiero (1907-1986)-ROSSI, Ernesto (1897-1967)-COLORNI, Eugenio (1909-1944)]. A.S. e E.R. Problemi della Federazione europea. [Roma], Edizioni del Movimento Italiano per la Federazione Europea, (1944).

 

PRIMA EDIZIONE del Manifesto per un’Europa Libera e Unita, meglio conosciuto come “Manifesto di Ventotene”, che costituisce il documento di base del futuro federalismo europeo.

Redatto da Altiero Spinelli e da Ernesto Rossi nel 1941-‘42 durante il confino sull’isola di Ventotene, esso è in realtà il frutto del dibattito tenutosi fra gli stessi Spinelli e Rossi con Eugenio Colorni, Ursula Hirschmann, Dino Roberto, Enrico Giussani, Giorgio Braccialarghe, Arturo Buleghin e Milos Lokar. Diffuso dapprima clandestinamente in copie ciclostilate, il manifesto fu pubblicato a Roma nel 1944 dalla Società Anonima Poligrafica Italiana. Responsabile della cura editoriale fu Eugenio Colorni, che scrisse anche una Prefazione anonima, firmata semplicemente come Movimento Italiano per la Federazione Europea e datata 22 gennaio 1944.

Il manifesto si divide in tre capitoli (La crisi della civiltà moderna, Compiti del dopoguerra: la riforma della società e Compiti del dopoguerra: l’unità europea) e contiene alla fine due saggi di Spinelli: Gli Stati Uniti d’Europa e le varie tendenze politiche, redatto nel 1942, e Politica marxista e politica federalista, composto fra il ’42 e il ’43.

Esso circolò clandestinamente negli ambienti della resistenza italiana e fu tradotto in diverse lingue, divenendo il programma del Movimento Federalista Europeo, fondato da Spinelli a Milano il 28 agosto del 1943.

Spinelli e Rossi compresero per primi la crisi dello stato nazionale e, al di là delle divisioni politiche, sostennero la necessità di creare un’unione federalista tra i vari paesi europei. A loro avviso, solo superando la sovranità assoluta degli stati attraverso la creazione di una federazione europea, si sarebbe potuto evitare in futuro il ripetersi di una seconda guerra mondiale.

Dei tre estensori del manifesto, solo Spinelli visse abbastanza per poter vedere concretizzarsi i frutti della sua battaglia politica. Colorni fu ucciso nel 1944 da un gruppo di militari fascisti. Rossi morì nel 1967, dopo aver a lungo collaborato per il “Mondo” di Mario Pannunzio e militato tra le file dei Radicali.

Spinelli fu membro della Commissione Europea dal 1970 al 1976 e nel 1979 entrò nel primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale. Promotore di vari progetti federalisti, fu nuovamente eletto nel 1984. Nel 1993, a sette anni di distanza dalla sua morte, gli è stata dedicata una delle due ali dell’edifico che ospita il parlamento europeo a Bruxelles.

 

Descrizione fisica. Un volume in 16mo di pp. 125. Dell’edizione furono tirate a parte 500 copie numerate. Brossura editoriale.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






Back
TOP