Classici Italiani
Il primo libro di anatomia - 1478

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il primo libro di anatomia - 1478

DE’ LIUZZI, Mondino (ca. 1270-1326). Anothomia. (Pavia, Antonio Carcano, 19 dicembre 1478).

 

PRIMA EDIZIONE del primo libro moderno interamente dedicato all’anatomia, scritto dall’autore per i suoi studenti intorno al 1316. Mondino fu il primo a reintrodurre la pratica della dissezione umana nell’Europa occidentale, dopo un’interruzione lunga millecinquecento anni, e ad elevarla a prassi universitaria.

I termini anatomici che egli utilizza sono in gran parte mutuati dall’arabo, perché fu grazie alla riscoperta dei medici arabi che si assisté nel Duecento alla rinascita della medicina nell’ambito delle nascenti università europee, che proprio allora si andavano formando come aggregazioni studentesche. Non appena le opere della medicina araba furono disponibili ai lettori occidentali nelle traduzioni latine di Gherardo da Cremona e di altri (XII secolo) e mano e mano che l’insegnamento universitario andò consolidandosi e organizzandosi, il Canone di Avicenna, il maggior testo della medicina araba medievale, entrò prepotentemente nei programmi di studio.

A Bologna furono Taddeo Alderotti e il suo allievo Mondino de’ Liuzzi i primi a commentarne brevi sezioni, prima dei più sistematici approcci di Dino del Garbo e Gentile da Foligno. Come documentato dagli statuti di Bologna del 1405, la lettura del Canone andò viepiù orientandosi in senso settoriale-specialistico e questo contribuì enormemente allo sviluppo delle pratiche anatomiche.

Mondino de’ Liuzzi nacque a Bologna intorno al 1270 da una famiglia di medici-farmacisti. Laureatosi intorno al 1295, fu allontanato per alcuni anni dalla città insieme ad altri esponenti di parte ghibellina. Rientrato a Bologna nel 1302, cinque anni dopo venne assunto come lettore presso l’università. Un documento attesta che nel 1311 Mondino fu coinvolto in una rissa tra studenti.

Egli era solito insegnare e praticare le dissezioni presso un’abitazione di sua proprietà, ma pare che, per comprensibili motivi, risiedesse in un’altra casa sempre di proprietà della sua famiglia. Nel 1316 fu incaricato di un’ambasceria presso il figlio di Roberto d’Angiò, che era stato ferito nei pressi di Bologna. L’insegnamento da parte di Mondino della medicina teorica e pratica è attestato fino al 1324. Egli morì a Bologna due anni dopo.

 

Descrizione fisica. Un volume in 4to di cc. 24 non numerate. La prima e l’ultima sono bianche.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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