Italian Classics
La nascita della moderna veterinaria - 1598

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

La nascita della moderna veterinaria - 1598

RUINI, Carlo (ca. 1530-1598). Dell’anotomia, et dell’infirmità del cavallo. Bologna, eredi di Giovanni Rossi, 1598.

 

PRIMA EDIZIONE della prima opera anatomica esclusivamente dedicata allo studio di una singola specie vivente (a parte l’uomo). Gli eredi di Giovanni Rossi, non trovando evidentemente un felice riscontro alla loro impresa editoriale, che dovette costare molto denaro se si considera la mole del volume e la qualità e dimensione delle numerose illustrazioni, si affrettarono a vendere le consistenti rimanenze all’editore veneziano Gaspare Bindoni. Questi sostituì i titoli e la dedica e rimise l’opera in commercio con la data del 1599. Il trattato continuò ad essere ristampato fino al Settecento e fu oggetto di vari plagi.

Ruini descrive, nell’ordine, la testa, il collo e il torace, l’addome e il bacino, gli organi riproduttivi e il feto, le estremità. Un capitolo è dedicato alla descrizione della circolazione polmonare. Le ultime sette tavole, raffiguranti il corpo intero (scheletro, vene, arterie, nervi, muscolatura a vista ripresa da lati diversi) concludono degnamente la prima parte. La seconda parte, che tratta prevalentemente delle malattie equine e espone le cure correlate, non si allontana molto dalla tradizione galenica.

I legni, di qualità equiparabile alle tavole anatomiche di A. Vesalio, sono stati accostati di volta in volta ai nomi di Tiziano, Agostino Carracci e Leonardo da Vinci. Gli studi anatomici leonardeschi andarono dispersi dopo la sua morte e pare possibile che il senatore bolognese li abbia visti e se ne sia servito come ausilio per realizzare i suoi disegni. Non è da escludere che anche il testo possa risentire di influenze leonardesche. Le matrici in legno furono forse realizzate dal celebre illustratore Johann Kriegher, lo stesso che produsse le tavole vesaliane.

Carlo Ruini, membro di una ricca famiglia bolognese, fu educato privatamente. Abile cavallerizzo e collezionista di cavalli, non risulta che egli abbia mai frequentato la locale università, né che abbia ricevuto alcun apprendistato artistico. L’Anatomia del Cavallo, la sua unica opera, apparve due mesi dopo la sua morte.

 

Descrizione fisica. Due parti in un volume in folio di pp. (35), 1 bianca, 295, 1 bianca + (1), 3 bianche, 386, (28), 2 bianche. Con 195 figure in legno (alcune a tutta pagina) su 64 pagine. Stemma del cardinale Aldobrandini sui frontespizi.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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