Classici Italiani
La scoperta delle frazioni continue - 1613

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La scoperta delle frazioni continue - 1613

CATALDI, Pietro Antonio (1552-1626).Trattato del modo brevissimo di trovare la radice quadra delli numeri, et regole da approssimarsi di continuo al vero nelle radici de’ numeri non quadrati, con le cause, et inventioni loro, et anco il modo di pigliarne la radice cuba, applicando il tutto alle operationi militari, et altre. Bologna, Bartolomeo Cochi, 1613.

 

PRIMA EDIZIONE dell’opera nella quale, per la prima volta, gli algoritmi infiniti vengono introdotti in modo sistematico nel calcolo numerico attraverso l’analisi delle serie infinite e, soprattutto, attraverso la scoperta delle frazioni continue.

Cataldi, che per questo può essere considerato come uno dei pionieri dell’analisi infinitesimale, non solo costruì per primo le frazioni continue, descrivendone le proprietà fondamentali, ma giunse anche a formulare la legge di formazione delle ridotte successive.

Pietro Antonio Cataldi, bolognese, fu professore prima a Firenze presso l’Accademia del disegno, quindi a Perugia, dove cominciò ad insegnare nel 1572. Egli si distinse per il fatto di tenere le sue lezioni in lingua italiana. Nel 1583 si laureò in filosofia a Bologna. Nello stesso anno fu chiamato a ricoprire la cattedra di matematica e astronomia nell’ateneo della sua città natale; cattedra che era stata di Ignazio Danti e che egli mantenne fino alla morte. Morì a Bologna nel 1626. Cataldi fu autore di oltre trenta opere a stampa, che ebbero grande diffusione durante la sua vita. Alcune di esse, stampate a sue spese, furono da lui fatte distribuire gratuitamente a colleghi e studenti poveri.

 

Descrizione fisica. Un volume in folio di pp. (4), 140. Con lo stemma sul titolo e il ritratto calcografico del dedicatario, il conte Lodovico Marescotti. Frontespizio stampato in rosso e nero.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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