Classici Italiani
La nascita del neorealismo in letteratura - 1941

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La nascita del neorealismo in letteratura - 1941

PAVESE, Cesare (1908-1950). Paesi tuoi. Racconto. Torino, Einaudi, (maggio) 1941.

 

PRIMA EDIZIONE del racconto che segna la nascita della letteratura neorealista.

In esso l’autore descrive in termini diretti e violenti l’antitesi fra città e campagna, fra lingua e dialetto, introducendo una netta nota di rottura nella nostra narrativa. Pur non essendo un neorealista, egli pose le basi di una nuova letteratura a sfondo sociale e documentario.

Insieme a E. Vittorini, attraverso le sue traduzioni Pavese fu il primo in Italia a far conoscere gli scrittori americani, da cui derivò le suggestioni legate al mito della natura selvaggia e della primitività e trasse ispirazione per il suo linguaggio espressionistico e gergale. La sua nostalgia verso le realtà popolari e contadine più schiette, la sua ricerca antropologica degli archetipi, il suo profondo dolore esistenziale unito ad un’alta coscienza morale dell’io ebbero una profonda influenza sui giovani del suo tempo.

Originario di Santo Stefano Belbo nel cuneese, dopo gli studi al liceo “D’Azeglio” e la laurea in lettere con tesi su Walt Whitman, nel 1936 Cesare Pavese divenne insegnante di inglese e pubblicò la sua prima raccolta poetica, Lavorare stanca. Il suo interesse per la letteratura americana attirò su di lui le attenzioni del regime fascista, che lo condannò a tre anni di confino da scontare a Brancaleone Calabro, dove rimase in realtà soltanto un anno, durante il quale compose Il carcere, poi stampato nel 1949, e abbozzò i successivi romanzi.

Tornato a Torino, cominciò a collaborare con la casa editrice Einaudi. Dopo la guerra, a cui non prese parte direttamente, pubblicò nel giro di pochi anni molti dei suoi scritti migliori, tra cui Ferie di agosto (1946), La bella estate (1949), La luna e i falò (1950) e la raccolta poetica Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1950). Apparve invece postumo il diario Il mestiere di vivere, in cui Pavese ripercorre con drammatica lucidità la sua sofferta esistenza. Morì suicida a Torino nel 1950.

 

Descrizione fisica. Un volume in 16mo grande di pp. 148. Brossura editoriale con sovraccoperta illustrata a colori da Francesco Menzio. Uscì come primo numero della collana “Biblioteca dello struzzo”.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






Torna indietro
TOP