Italian Classics
Una delle maggiori opere storiografiche italiane - 1619

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

Una delle maggiori opere storiografiche italiane - 1619

[SARPI, Paolo (1552-1623)]. Historia del Concilio Tridentino. Nella quale si scoprono tutti gl’artificii della Corte di Roma, per impedire che né la verità di dogmi si palesasse, né la riforma del papato, et della Chiesa si trattasse. Di Pietro Soave Polano. Londra, John Bill, 1619.

 

PRIMA EDIZIONE di questa celebre storia del Concilio di Trento, che fu edita, all’insaputa dell’autore, sotto lo pseudonimo di Pietro Soave Polano (anagramma di Paolo Sarpi Veneto) da Marcantonio De Dominis, cui era stato affidato il manoscritto dell’opera.

L’Historia, composta fra il 1610 e il 1618, racconta le vicende conciliari dal pontificato di Leone X in poi. Per il suo afflato morale e l’ampio respiro delle sue tesi e della sua prosa, essa è considerata come una delle maggiori opere storiografiche italiane.

Pur non allontanandosi mai dall’ortodossia cattolica, perché sostanzialmente indifferente alle dispute dottrinali, Sarpi condannò con forza il temporalismo e lo sfarzo della chiesa contemporanea, contrapponendolo alla povertà e alla semplicità della chiesa primitiva. Polemizzò inoltre con i gesuiti, sostenne la superiorità del concilio sul papa e criticò le decisioni assunte nelle sessioni conclusive del Concilio tridentino.

Paolo Sarpi, originario di Venezia, entrò nell’ordine dei Serviti nel 1565, studiandovi teologia e filosofia. Nel 1572 fu chiamato a Mantova da Guglielmo Gonzaga a tenere pubbliche letture di teologia. Nel 1575 si trasferì a Milano, dove conobbe Carlo Borromeo. Nel 1579 conseguì la laurea in teologia a Padova. Negli anni seguenti ricevette vari importanti incarichi da parte del suo ordine e mantenne rapporti d’amicizia con alcuni ragguardevoli scienziati del tempo, tra cui G.B. della Porta e G. Galilei.

Sarpi svolse un ruolo di grande rilevanza nel conflitto che coinvolse la Repubblica di Venezia e papa Paolo V. Dopo l’interdetto scagliato dalla Santa Sede contro Venezia, fu incaricato dal Senato veneto di occuparsi della difesa degli interessi lagunari. Egli andò così approfondendo lo studio della storia dei rapporti fra stato e chiesa ed elaborò le tesi che sul piano giurisdizionale portarono alla vittoria di Venezia. Il sostegno dell’indipendenza e dei diritti dello stato di fronte all’ingerenza della chiesa gli costarono tuttavia la scomunica e la condanna al rogo dei suoi scritti. Nel 1607 alcuni sicari cercarono persino di assassinarlo. Negli ultimi anni di vita Sarpi continuò a pubblicare opere polemiche, ma decise di allontanarsi dalla vita politica e di rimanere in disparte. Morì a Venezia nel 1623.

 

Descrizione fisica. Un volume in folio di pp. (8), 806, (10). Insegna xilografica dei reali d’Inghilterra sul frontespizio.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






Back
TOP