01/12/2020       Italian Classics
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FONTANA, Felice (1730-1805). Osservazioni sopra la ruggine del grano. Lucca, Jacopo Giusti, 1767.

PRIMA EDIZIONE di questo importante testo di fitopatologia, nel quale l’autore dimostrò che la malattia che affliggeva in quegl’anni il grano della campagna toscana, ricoprendolo di una polverina color ruggine, era in realtà dovuta ad una pianta parassitaria, la Puccinia graminis, di cui egli fornì un’accurata descrizione morfologica. L’opera rappresenta quindi uno dei primi esempi di indagine microscopica condotta per scopi sociali.

Le figure colorate, che mostrano le Puccinia graminis e l’ Uredo , sono anch’esse pioneristiche per quel tempo.

Felice Fontana, originario di Pomarolo in Trentino, ricevette i primi rudimenti da Girolamo Tartarotti a Rovereto, quindi studiò matematica a Parma sotto I. Belgrado ed anatomia e fisiologia a Padova con G.B. Morgagni. Tra il 1755 e il 1757 fu a Bologna, dove condusse varie ricerche di fisiologia sperimentale insieme a L.M.A. Caldani.

Nel 1765 fu nominato professore di logica all’università di Pisa. L’anno dopo fu fatto fisico di corte dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Su incarico di quest’ultimo fondò il Museo di fisica e storia naturale di Firenze.

Nel 1775 partì per un viaggio quinquennale che lo portò nelle maggiori città europee, dove ebbe modo di conoscere tutti i più importanti scienziati dell’epoca e di pubblicare diverse memorie e dissertazioni. Dedicò gli ultimi anni di vita al suo museo ed in particolare alle cere anatomiche, realizzate con l’aiuto di P. Mascagni, che con suo grande dolore, poco prima della sua morte, furono portate in Francia dalle truppe napoleoniche. Ciò non gli impedì tuttavia di aderire alla causa repubblicana. Morì a Firenze nel 1805.

Tra i suoi scritti si segnalano per importanza il breve trattato Dei moti dell’iride (Lucca, 1765), l’opera di fisiologia De irritabilitatis legibus (Lucca, 1767), le Ricerche filosofiche sopra la fisica animale (Firenze, 1775), i testi sull’anidride carbonica e sull’aria Ricerche fisiche sopra l’aria fissa (Firenze, 1775) e Recherches physiques sur la nature de l’air nitreux e de l’air déphloghisté (Parigi, 1776) e infine il suo capolavoro, il Traité sur le vénin de la vipère, sur les poisons americains, sur le lauriercerise et sur quelques autres poisons végétaux (Firenze, 1781, poi tradotto in italiano, in inglese e in tedesco), vero e proprio classico della tossicologia e della farmacologia.

Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. 114 con 1 tavola in rame a colori fuori testo più volte ripiegata.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010