Italian Classics
Un capolavoro del Neoclassicismo italiano - 1810

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

Un capolavoro del Neoclassicismo italiano - 1810

MONTI, Vincenzo (1754-1828). Iliade di Omero. Traduzione del cav. Vincenzo Monti. Brescia, Nicolò Bettoni, 1810.

 

PRIMA EDIZIONE, dedicata al viceré d’Italia, Eugenio Beauharnais, della celebre traduzione dell’Iliade di Vincenzo Monti, che per la sua diffusione rappresenta uno dei più grandi successi editoriali degli ultimi due secoli.

Su di essa si formarono generazioni di studenti fino alla metà del Novecento, tanto che il testo omerico rimase a lungo inseparabile dalla versione in endecasillabi sciolti del Monti. La meraviglia di questo capolavoro deriva paradossalmente dal fatto che Monti, ignorando il greco, non si preoccupò più di tanto dell’aderenza al testo e lasciò libero corso alle sue fortunate amplificazioni ed integrazioni.

Scontento per la cattiva qualità di stampa della prima edizione, a pochi mesi dalla sua uscita egli si mise subito al lavoro per preparare una nuova edizione, riveduta e corretta, che vide la luce nel 1812 presso la Stamperia Reale di Milano.

Vincenzo Monti, originario di Alfonsine, ricevette la prima educazione presso il seminario di Faenza, quindi studiò diritto e medicina presso l’università di Ferrara. Nel 1778 si trasferì a Roma, dove godé della protezione del cardinale Scipione Borghese, che ne ammirava le straordinarie capacità poetiche. Lasciata Roma nel 1797, fu nominato professore di retorica presso l’università di Milano e di Pavia. Nel 1805 ricevette l’incarico di storico e poeta ufficiale del neonato Regno d’Italia. Grande sostenitore di Napoleone, dopo la sconfitta di quest’ultimo Monti non si fece molti scrupoli nello schierarsi a fianco dell’imperatore Francesco I e ne fu ricompensato conservando il ruolo di poeta di corte. Si spense a Milano il 13 ottobre del 1828.

 

Descrizione fisica. Tre volumi in 8vo di pp. (8), 274, (4) + pp. 299, (3) + pp. 270. Di questa prima edizione esiste una tiratura in folio di circa trenta esemplari, stampata su carta forte con caratteri di dimensioni più grandi.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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