Classici Italiani
Il primo Giornale letterario italiano - 1668

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il primo Giornale letterario italiano - 1668

[ NAZARI, Francesco editor (1638-1714)]. Il Giornale de’ letterati. Roma, Nicolò Angelo Tinassi-Giacomo Mascardi, (gennaio) 1668-1679.

 

Il ciclo dei giornali letterari e scientifici europei fu aperto dal “Journal des Sçavants” (Parigi, 1665), a cui tennero subito dietro, nell’ordine, le inglesi “Philosophical transactions” (Londra, 1665), l’italiano “Giornale de’ Letterati”, i tedeschi “Acta eruditorum” (Lipsia, 1682) e le olandesi “Nouvelles de la République des Lettres” (Amsterdam, 1684), dirette dal francese Pierre Bayle. Nel 1667 era anche iniziata in Italia la prima pubblicazione periodica di atti accademici, promossa dall’Accademia del Cimento.

Il “Gionale de’ Letterati”, fondato su iniziativa dell’abate Francesco Nazari, uscì mensilmente, ma l’indicazione del mese apparve solo a partire dal terzo numero di marzo e venne sostituito rare volte dal giorno di uscita.

Esso nacque sulla falsariga del “Journal des Sçavants”, da cui spesso traeva articoli e recensioni, limitandosi a tradurli in italiano, per informare i lettori sulle ultime pubblicazioni di carattere letterario e scientifico che si andavano stampando in tutta Europa. In quel periodo infatti era nato un pubblico di amatori di scienze e letteratura, che voleva essere al corrente delle più recenti scoperte e di tutto quello che di nuovo veniva prodotto nell’ambito della così detta Respublica literarum, ossia la comunità sovranazionale degli eruditi.

Il successo del “Giornale de’ letterati” fu subito notevole. Nel 1675, quando Nazari lasciò la tipografia del Tinassi per quella del Mascardi, il primo continuò a pubblicare un giornale letterario, che durò sino al 1681, ossia due anni di più di quello del Nazari. Ben presto poi apparvero ristampe locali del giornale romano (Bologna, 1668) e nuovi periodici in altre città della penisola: “Giornale Veneto de’ Letterati” (Venezia, 1671), “Giornale de’ Letterati” (Parma, 1686, promosso da Benedetto Bacchini, che dal 1692 lo trasferì a Modena), “Giornale de’ Letterati” (Ferrara, 1688) e “Galleria di Minerva” (Venezia, 1696).

In quest’ultimo giornale fece le sue prime esperienze Apostolo Zeno, il quale nel 1710 fondò il “Giornale de’ Letterati d’Italia”, il più importante periodico italiano del Settecento prima del “Caffè” (1764).

Francesco Nazari, bergamasco, fu lettore di filosofia naturale presso la Sapienza di Roma dal 1670 al 1714 e revisore presso il Collegio De Propaganda Fide. Nonostante il suo ruolo istituzionale (a causa del quale probabilmente preferì non comparire con il suo nome sul giornale), egli promosse a Roma la più moderna cultura scientifica e filosofica d’oltralpe, senza arretrare neppure di fronte alle opere di autori già condannati all’Indice.

 

Descrizione fisica. Il “Giornale” uscì mensilmente in fascicoli composti per lo più da 16 pagine (ma a volte anche da 12 o 20), numerate progressivamente per annata. L’ultimo fascicolo contiene in fine l’indice di tutta l’annata. Il formato è in 4to. Nel testo sono presenti figure incise in legno o in rame. In rari casi sono allegate anche tavole in rame fuori testo. Nel 1676 l’editore Tinassi ripubblicò tutte le annate del “Giornale” dal 1668 al 1775, accompagnandole con un bel frontespizio calcografico ed una dedica al principe Carlo Massimi.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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